Incontri del venerdì

Corrado Tringali ci propone immagini che egli stesso non definisce ‘fotografie’, con l’obiettivo di trascinarci in un altro universo, totalmente visuale e libero da vincoli: le sue ‘visioni’ vanno oltre il reale, sono appunto ‘metavisioni’. Tuttavia il punto di partenza è sempre una (o più) delle sue foto, foto che ovviamente, almeno in origine, ritraggono il mondo reale; siamo quindi indotti a porci la domanda su quali siano – se esistono – i limiti della fotografia. Se il compito del fotografo debba essere principalmente quello fornire una sua personale visione della realtà, o possa andare oltre. D’altronde il semplice allestimento di un set fotografico introduce luci, ombre, tonalità del colore, ecc. che modificano il soggetto fotografato. Nell’era dell’arte digitale, si aprono nuove possibilità, soprattutto nella fase della post-produzione, che possono permetterci di raccontare una storia, di trasmettere un messaggio, ma anche di arrivare all’astrazione totale, alla ricerca del cromatismo puro. La contaminazione della fotografia con tecniche pittoriche o l’impiego di elementi di Intelligenza Artificiale (AI) aprono nuove frontiere alla creatività e il nostro autore ci suggerisce di approfittarne. D’altronde la manipolazione delle immagini fotografiche è nata agli albori della fotografia, e il fotoritocco in camera oscura non è forse il naturale antenato di Photoshop?
Non è forse un caso che Corrado Tringali sia anche un autore di romanzi e di racconti fantasy, e i suoi ultimi lavori di elaborazione di immagini sembrano indirizzarsi a una ideale fusione delle due attività creative.