Premio Le Gru 2011 – Pepi Merisio

PREMIO LE GRU 2011 a PEPI MERISIO

Maestro della Fotografia Italiana

 

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(Foto di Marco Pasini)

Venerdì 3 giugno alle ore 18,00 è stato consegnato presso la sala Augustinus di Valverde (Piazza del Santuario) il prestigioso Premio Le Gru 2011 ad uno dei personaggi più importanti della fotografia italiana.

Dal 3 al 12 giugno 2011, nella stessa sala, è stata allestita la mostra tratta dal libro della collana FIAF “Grandi Autori”.

Pepi Merisio è nato a Caravaggio nella bassa bergamasca nel 1931 e comincia a fotografare da autodidatta nel 1947.
Progressivamente   protagonista del mondo  amatoriale  degli anni cinquanta, ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
Nel 1962 passa al professionismo e l’anno seguente entra nello staff di Epoca, allora  certamente
la più importante rivista d’immagini italiana. L’ambito ideale della poetica di Merisio è, insieme con la  grande  tradizione contadina  e  popolare  della  provincia  italiana,  anche  il  variegato  mondo cattolico. Nel 1964 pubblica su Epoca il suo grande servizio “Una giornata col Papa”, avviando così un lungo lavoro con Paolo VI. Dello stesso anno è il suo primo libro dedicato all’amico scultore Floriano Bodini.
Da questo momento, mentre continua la collaborazione con le grandi riviste internazionali (celebri
i  tre  numeri  monografici sul  Vaticano, su  Siena  e sull’Italia  cattolica)  avvia  un’intensa  attività editoriale.
Caposaldo, dichiarazione d’intenti e summa preventiva della sua attività di narratore per immagini è l’opera “Terra di Bergamo” in tre volumi, edita nel 1969 per il centenario della Banca Popolare di Bergamo.  Da allora  ha pubblicato oltre un centinaio di libri fotografici con editori diversi tra i quali Atlantis,   Bar  Verlag,  Conzett  e  Huber, Orell  Fiissli, Zanichelli,  Electa,  Silvana, Bolis,  Editalia, Pubbliepi, Monte dei Paschi, Grafica e Arte, Lyasis e l’ECRA di Roma.
Nel 1988  viene  nominato  dalla  FIAF  (Federazione  Italiana Associazioni Fotografiche) Maestro della Fotografia Italiana.
Con Mario Luzi ha pubblicato nel 2002 il volume “Mi guarda Siena “ e, nel 2003, per il Centro Studi Valle  Imagna,  il  volume  “Per  le  antiche strade”.  Nel  972  la  RAI  li  dedica  una  puntata  della trasmissione  “Occhio come mestiere” curata da Piero Berengo Gardin. Nel 1979, per la Polaroid, esegue un reportage ora conservato nella Collection Polaroid International di Boston.
Particolarmente  significative  le  numerose  mostre  allestite  in Italia  e  all’estero. Da ricordare le mostre alla  Helmaus di Zurigo per i 50 anni di  Atlantis (1980); 158 fotografie al Teatro Sociale di Bergamo (1985)  e a Palazzo  Barberini  a  Roma (1986); il  Duomo  guarda  Milano all’Arengario (1986);la Valtellina alla Fiera di Milano (1988).
Nel 1982 è l’Editoriale Fabbri che lo accoglie nella collana Grandi Fotografi; anche “Progresso fotografico” e “Foto Magazin” gli dedicano due numeri monografici.
Professionista di assoluta affidabilità, autore  ormai  affermato e  consacrato, Merisio si identifica perfettamente con i propri temi elettivi: da Bergamo (dove dal 1959 vive con la moglie, due figli e sei nipoti…) egli parte per il mondo riportandovi poi sempre le proprie immagini di solida classicità, compatte ed essenziali in una configurazione che è specchio del suo stile.

Consegna del Premio

Le sue opere