Progetto di un delitto – Collettiva del Circolo Fotografico Jesino ” Massimo Ferretti”

Il circolo fotografico “Massimo Ferretti” presenta “Progetto di un delitto” mostra fotografica nata da un laboratorio di “giallo” in collaborazione con il fotografo Simone Francescangeli e lo scrittore di gialli Alessandro Morbidelli. Il laboratorio si è svolto online nel periodo in cui il covid ci ha chiuso in casa.

Partendo dalla stesura di una storia, in cui ci sono tutti gli elementi e i personaggi di un racconto giallo, i partecipanti al laboratorio la trasformano in immagini.

La mostra composta da quaranta scatti lascia all’immaginazione del visitatore la possibilità di ricostruire le vicende e indovinare il colpevole del delitto.

LA STORIA

Tra i banchi del mercato di Campo dei Fiori c’è anche un angolo tutto per Bruno Sardella: la sua caldarrosta è un’istituzione. Sua cliente affezionata è Sondra Amati. Passa spesso al mercato, in cerca di piantine grasse. E poi adora fermarsi a parlare con la gente.

Spesso si ferma da Bruno per due chiacchiere e per una caldarrosta da mangiare per le vie del centro.

Quando Sondra passa a trovarlo, la giornata di Bruno diventa una bella giornata.

Mario Russo lavora in banca ed è responsabile di mutui e prestiti. Il suo ufficio è a due passi da Campo dei Fiori. Non ama il mercato, ma lavorando lì vicino deve per forza passarci.

Un giorno Bruno dà una mano al venditore al suo fianco: si offre di portare via i rifiuti nel cassonetto del vicolo vicino.

Si trova testimone di un’aggressione: Mario minaccia con una pistola un uomo. Vede Mario infilare la mano in una tasca dell’uomo e intascarsi del denaro.

Prima che Bruno possa scomparire da quel luogo, Mario lo vede.

L’omicidio avviene in un parcheggio di un supermercato, mentre Bruno è nella sua auto e sta per tornare a casa.

È proprio Sondra che si trova di fronte alla scena del crimine. È la prima sospettata dell’investigatore Sandro Pierfrancesco. Si scopre infatti che Bruno si era invaghito di lei. Le inviava dei messaggi, ma il suo interesse non era corrisposto.

Alla fine la carta di alcuni cioccolatini ritrovati sul luogo del delitto e altre tracce portano le indagini sul vero assassino. Mario, in cambio di denaro, favoriva la risposta positiva alla richiesta di prestiti della sua clientela. Quel giovane era proprio l’ennesimo cliente caduto in trappola.

Bruno era un testimone scomodo da far tacere.